sabato 17 febbraio 2018

SCRITTORI / Dan Brown - Il libro: "ORIGIN"

18 febbraio '18 - sabato                        visione post - 86

Il Codice Guggenheim
Quale mistero porta Robert Langdon a Bilbao?
Così inizia il nuovo romanzo di 
Dan Brown, "Origin" -
_______________________

IL professor Langdom sollevò lo sguardo verso il cane
alto una quindicina di metri seduto nella piazza. Il pe-
lo dell'animale  era un tappeto vivente  d'erba  e  fiori
profumati.
"Io ce la sto mettendo tutta per trovarti bello" pensò. 
"Ci sto davvero provando".
Osservò  la creatura  ancora per qualche istante, poi
proseguì lungo una passerella sospesa e scese una 
larga rampa di scalini  la cui  superficie discontinua 
aveva lo scopo  di costringere il visitatore  ad altera-
re il ritmo dell'andatura. "E ci riesce benissimo" de-
cise Langdom, rischiando di cadere per ben due vol-
te sui gradini irregolari.
Arrivato  in fondo  alla scalinata, si fermò di botto, 
fissando l'enorme oggetto che incombeva minaccio-
so più avanti.
"Ora posso dire di averle viste proprio tutte".
Davanti a lui  si ergeva  un ragno gigantesco, una
vedova nera, le cui sottili zampe di ferro  sostene-
vano un corpo tondeggiante a un'altezza di alme-
no dieci metri.  Sotto l'addome del ragno era so-
speso un sacco ovigero di rete metallica pieno di
sfere di vetro.
"Si chiama Maman" disse una voce.
Langdon abbassò lo sguardo e vide un uomo snello
in piedi sotto il ragno.  Indossava  uno sherwani  di
broccato nero e sfoggiava  un paio di baffi arriccia-
ti alla Salvador Dalì al limite del ridicolo.
"Mi chiamo Fernando" proseguì l'uomo " e sono
qui per darle  il benvenuto  al museo".  Esaminò 
una serie  di targhette di riconoscimento posate
sul tavolo davanti a lui.   "Posso avere il suo no-
me per favore?".
"Certamente. Robert Langdon".
L'uomo alzò lo sguardo di scatto. "Ah, mi scusi!
Non l'avevo riconosciuta, signore!".
"Faccio fatica a riconoscermi io" pensò Langdon,
avanzando impacciato in frac nero con farfallino
e gilet bianchi. "Sembro un Whiffenpool". Il clas-
sico frac di Langdon aveva quasi trent'anni e risa-
liva ai tempi in cui lui era  membro dell'Ivy Club
di Princeton ma, grazie al costante regime di nuo-
tate quotidiane, gli andava ancora alla perfezione.
Nella fretta  di fare i bagagli, aveva preso il porta-
biti sbagliato dall'armadio, lasciando  a  casa   lo 
smoking che indossava di solito in quelle occasio-
ni.
"L'invito diceva 'bianco e nero'. Spero che il frac 
sia adatto". L'uomo gli si avvicinò a passi svelti e 
gli appiccicò una targhetta con il nome sul risvol-
to della giacca. "E' un onore conoscerla, signore"
aggiunse. "Sicuramente sarà già stato da noi?".
Langdon osservò da sotto le zampe del ragno l'e-
dificio scintillante davanti a loro.  "In realtà mi 
vergogno a dirlo, ma non ci sono mai stato".
"No!". L'uomo finse di cadere all'indietro. 
"Non è un amante dell'arte moderna?".
Langdon aveva sempre apprezzato la sfida dell'arte
moderna... in particolare  gli piaceva cercare di ca-
pire il motivo per cui determinate opere erano con-
siderate dei capolavori: i quadri di Jackson Pollock
realizzati  con la tecnica  del dripping, i barattoli di 
zuppa Campbell  di Andy Warhol, i semplici rettan-
goli di colore di Mark Rothko.  Detto questo, Lang-
don si sentiva molto più a proprio agio a discutere
del simbolismo religioso di Kieronymus Bosch o del-
le pennellate di Francisco Goya.
"Ho gusti più classici" rispose. "Me la cavo meglio
con da Vinci che con de Kooning". 
"Ma da Vinci e de Kooning sono così simili!".
Langdon sorrise, paziente. "Allora è evidente che ho 
parecchio da imparare su de Kooning".
"Bè, è nel posto giusto!". L'uomo indicò con il brac-
cio l'enorme edificio.  "In questo  museo  troverà la
miglior collezione d'arte moderna sulla terra! Spero
se la goda".
"E' quello che intendo fare" rispose Langdon. "Vor-
rei solo sapere perchè mi trovo qui".
"Lei come tutti gli altri!". L'uomo si fece una bella ri-
sata scuotendo la testa. "Il suo ospite è stato molto mi-
sterioro sullo scopo dell'evento di questa sera. Neppu-
re il personale del museo  sa cosa succederà.  Il miste-
ro è metà del divertimento...   Girano un sacco di voci!
Ci sono centinaia di ospiti dentro, molte facce famose,
e nessuno ha la minima idea di cosa ci aspetti stasera!".
Langdon sorrise divertito.  Poche  persone  al mondo 
avrebbero avuto la sfrontatezza di spedire degli inviti
all'ultimo minuto dicendo in sostanza: "Presentati qui 
sabato sera. Fidati di me". E  ancora meno  sarebbero 
riuscite a convincere centinaia di VIP a mollare tutto...

Lucianone

Nessun commento:

Posta un commento