col blues e le parole del Che
L' Avana -
E' un sogno che si avvera per Zucchero Fornaciari,
ma anche un evento speciale per Cuba il concertone
tenuto l'8 dicembre '12 (sabato) dal musicista italia-
no a l'Avana davanti a 40mila persone. Sono state 3
ore di musica grazie anche all'autorizzazione, per la
prima volta a Cuba, di poter utilizzare audio, luci, video,
scenografie arrivate dall'Italia, otto container zeppi di
materiale giunti a Cuba dopo 40 giorni di navigazione.
Insieme all'attrezzeria, Zucchero ha portato sull'isola
la sua miscela di blues, rock, soul lasciandola contami-
nare dai suoni e dai musicisti cubani, gli stessi con cui
ha realizzato il suo nuovo disco, 'La Sesiòn Cubana',
registrato all'Avana: dalla trascinante 'Nena', il brano
che apre l'album, ai classici del suo repertorio contami-
nati dai suoni dell'isola come 'Baila', 'Così celeste',
'L'urlo' fino alla versione italiana di 'Guantanamera'.
E' stata una "festa della musica" preceduta da 6 mesi
di preparazione, e dalla speranza nata 22 anni fa, al-
l'indomani della celebre esibizione al Cremlino, l'8
dicembre del 1990. "Ho aspettato tanto tempo ma
forse è stato meglio così", dice Zucchero esausto al
termine del concerto. "L'organizzazione è andata
avanti tra mille difficoltà ma il risultato è stato un
concerto come lo avrei fatto in Italia o in Europa.
A 57 anni posso anche permettermi di rischiare ma
per noi che l'abbiamo vissuta è stata una missione
impossibile". A cominciare dal reperimento del
luogo del concerto poi trovato nell'Instituto de Arte.
Ma la vera sorpresa è stato il pubblico - continua il
musicista di Roncocesi - Non c'erano manifesti perle strade dell'Avana, il concerto era stato annuncia-
to alle radio e tv locali, ma è stato il passaparola a
portare il pubblico superando ogni aspettativa".
I cubani hanno ballato sulle note di 'Overdose',
'Con le mani' e 'Diavolo in me', ma che ha anche
apprezzato l'Ave Maria no morro, una canzone
popolare portoghese che ha voluto dedicare ai
familiari delle vittime dell'uragano a Santiago.
Così come tra i pezzi più applauditi è stato il
'Miserere' introdotto dal pianista Frank Férnandez.
Dopo di lui altri si sono uniti in inediti duetti in spa-
gnolo: con Buena Fé, che aveva aperto la serata, con
Laritza Baccallao, con Equis X Alfonso, per chiudere
con David Bianco.
Durante la serata Zucchero ha voluto rendere omag-
gio anche a John Lennon nell'anniversario della sua
scomparsa dedicandogli 'Spicinfrin Boy', ma è stata
soprattutto la gente e il popolo di Cuba il destinatario
di questo concerto. Per questo il bluesman non inten-
de replicare a chi dall'Italia lo ha criticato per aver
suonato a Cuba senza pensare ai 'dissidenti': "Sono
cose gratuite per alzare il polverone. Erano 22 anni
che aspettavo questa serata e l'ho voluta dedicare al
popolo cubano, per la sua storia, la cultura e la mu-
sica di questa isola. Per questo dal palco ho citato
il Che: ' dobbiamo rafforzarci senza mai perdere la
tenerezza'-". E per il futuro c'è un altro sogno: un
disco e un concerto con Ennio Morricone.
(da 'la Repubblica' - lunedì 10 dicembre 2012 - di Rita Celi
da Cuba)
Visioni post - 97
Lucianone