sabato 19 gennaio 2013

Musica / Zucchero in concerto a Cuba

     Zucchero incanta Cuba                    
              col blues e le parole del Che

L' Avana  - 
E' un sogno che si avvera per Zucchero Fornaciari,
ma anche un evento speciale per Cuba il concertone
tenuto  l'8 dicembre '12 (sabato)  dal musicista italia-
no  a l'Avana davanti a 40mila persone. Sono state 3
ore di musica  grazie anche all'autorizzazione, per la
prima volta a Cuba, di poter utilizzare audio, luci, video,
scenografie  arrivate dall'Italia, otto container  zeppi di
materiale giunti a Cuba dopo 40 giorni di navigazione.
Insieme all'attrezzeria, Zucchero ha portato  sull'isola
la sua miscela di blues, rock, soul lasciandola contami-
nare dai suoni e dai musicisti cubani, gli stessi con cui
ha realizzato il suo nuovo disco, 'La Sesiòn Cubana',
registrato all'Avana:  dalla trascinante 'Nena', il brano
che apre l'album, ai classici del suo repertorio contami-
nati  dai  suoni  dell'isola  come 'Baila', 'Così celeste',
'L'urlo' fino alla versione italiana di 'Guantanamera'.
E' stata una "festa della musica" preceduta da 6 mesi
di preparazione, e dalla speranza nata 22 anni fa, al-
l'indomani della celebre esibizione al Cremlino, l'8
dicembre del 1990.    "Ho aspettato tanto tempo ma
forse è stato meglio così", dice Zucchero esausto al
termine del concerto.    "L'organizzazione è andata
avanti tra mille difficoltà ma il risultato è stato  un
concerto come lo avrei fatto in Italia o in Europa.
A 57 anni posso anche permettermi di rischiare ma
per noi che l'abbiamo vissuta è stata una missione
impossibile".   A cominciare dal reperimento del
luogo del concerto poi trovato nell'Instituto de Arte.
Ma la vera sorpresa è stato il pubblico - continua il
musicista di Roncocesi - Non c'erano manifesti per
le strade dell'Avana, il concerto era stato annuncia-
to alle radio e tv locali, ma è stato il passaparola a
portare il pubblico superando ogni aspettativa".
I cubani hanno ballato sulle note di 'Overdose',
'Con le mani' e 'Diavolo in me', ma che ha anche
apprezzato  l'Ave Maria no morro,  una canzone
popolare  portoghese  che ha voluto dedicare  ai
familiari delle vittime dell'uragano a Santiago.
Così come  tra i pezzi  più applauditi  è stato il
'Miserere'  introdotto  dal pianista Frank Férnandez.
Dopo di lui altri si sono uniti in inediti duetti  in spa-
gnolo:  con Buena Fé, che aveva aperto la serata, con 
Laritza Baccallao, con Equis X Alfonso,  per chiudere 
con David Bianco.
Durante la serata Zucchero  ha voluto rendere omag-
gio anche a John Lennon nell'anniversario della sua 
scomparsa  dedicandogli  'Spicinfrin Boy', ma è stata
soprattutto la gente e il popolo di Cuba il destinatario 
di questo concerto. Per questo il bluesman non inten-
de replicare a chi dall'Italia  lo ha criticato  per aver
suonato  a Cuba senza pensare ai 'dissidenti': "Sono
cose gratuite per alzare il polverone.  Erano 22 anni 
che aspettavo questa serata e l'ho voluta dedicare al
popolo cubano, per la sua storia, la cultura e la mu-
sica di questa isola.  Per questo dal palco ho citato 
il Che: ' dobbiamo rafforzarci senza mai perdere la
tenerezza'-". E per il futuro c'è un altro sogno: un 
disco e un concerto con Ennio Morricone.
(da 'la Repubblica' - lunedì 10 dicembre 2012 - di Rita Celi
da Cuba)





 

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Lucianone

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