Due destini diversi, due personalità differenti,
ma ugualmente due grandissime donne:
Federica Pellegrini e Amy Winehouse.
Ho letto di loro per buona parte del pomeriggio,
dalla "Gazzetta dello sport" e dal quotidiano
"Il Corriere della Sera", ho letto delle grandi,
splendide vittorie di Fede e ho letto sulla morte
e sul grande talento di Amy sprecato con la sua
precoce scomparsa. Entrambe sono state unite
per poco (come spesso capita tra sport e musica
quando l'atleta s'immerge per caricarsi nel suono
dolce o frastornante di un motivo musicale dalle
cuffie) dalla figura di Lady Gaga che Fede ascoltava
nelle cuffie prima e al momento di concentrarsi
per entrare in acqua e volare verso il suo record,
mentre poi Lady Gaga stessa avrebbe dato il suo
addio a Amy con questo tributo su Twitter:
"Amy ha cambiato per sempre
la musica pop, la ricordo
sapendo che aveva speranza
e non mi sentirò sola grazie a lei.
Ha vissuto il jazz, ha vissuto il blues".
Il mio tributo per ricordare Amy Winehouse
è dato dalle strofe di una sua canzone:
Tutto ciò che
potrò mai
essere per te
è l'oscurità
che conosciamo.
"Tears dry on their own"
(da "Back to Black")
Lady Gaga
Lucianone
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